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Trento, 15 giugno 2010
Cittadella militare di Mattarello: rivedere e/o ridurre
l’impatto del progetto e delle opere

Proposta di mozione presentata da Roberto Bombarda (PRIMO FIRMATARIO)
consigliere provinciale dei Verdi e Democratici del Trentino

Nel febbraio scorso si è concluso l’iter della petizione popolare presentata nel marzo 2009 da un Comitato civico in merito alla realizzazione nel territorio del Comune di Trento di una nuova cittadella militare. Nella relazione conclusiva della Terza commissione del Consiglio provinciale sono emersi pareri diversificati circa l’opportunità di realizzare questa nuova grande infrastruttura e sulle soluzioni tecniche da adottare al fine di ridurne l’impatto ambientale e paesaggistico complessivo. In questa occasione sono pure state anche recepite da parte di alcuni consiglieri alcune preoccupazioni e dubbi sollevati dal comitato. A questo punto l’iter della petizione ha dunque esaurito il suo percorso e tocca a ciascun consigliere o gruppo politico, come previsto dal regolamento consiliare, portare avanti le richieste dei cittadini firmatari. In particolare, vengono chiesti alla Provincia una serie di impegni, in materia di trasparenza degli atti, di coinvolgimento dei cittadini, di rispetto delle norme di tutela ambientale e paesaggistica nella costruzione degli edifici.

Ciò premesso,

il Consiglio impegna la Giunta provinciale a

1. Attivare un percorso partecipato e periodici momenti ufficiali di incontro con la popolazione e di informazione aggiornata sull’avanzamento dei lavori, anche al fine di assicurare la massima trasparenza nel corso di ogni fase del progetto.

2. Verificare il rispetto dell'articolo 10 del Decreto Legislativo 152 del 2006 (l'autorità competente in sede statale valuta caso per caso i progetti relativi ad opere ed interventi destinati esclusivamente a scopo di difesa nazionale) al fine di avviare la procedura di valutazione di impatto ambientale delle opere previste.

3. Pubblicare immediatamente ed a cadenza semestrale un bilancio economico aggiornato dell'Accordo quadro di programma stipulato nel 2002 tra Stato Provincia e Comune di Trento evidenziando l'avere (Stato-Provincia) ed il dare (Provincia- Stato). All'articolo 4 dell' “intesa istituzionale di programma tra il governo della Repubblica italiana e la Provincia autonoma di Trento, delibera della Giunta Provinciale n°133 7-2-2002” si sancisce infatti che il valore dato dalla Provincia deve essere uguale a quello ricevuto dalla Provincia da parte dello Stato. Si chiede dunque conto di questo patto.

4. Escludere l'edilizia abitativa, il luogo di culto, le infrastrutture ricreative dal “segreto militare” e dallo status di “somma urgenza” (considerando che sono passati 8 anni dal patto e 10 dai primi accordi). In ogni caso l’esclusione degli edifici citati dalla definizione “destinati esclusivamente a scopo di difesa nazionale” e quindi che debbano sottostare alle norme di Valutazione di impatto ambientale.

5. Verificare l'applicazione del “DPR n°115 20-1-1973, capo IV art.11”, grazie alla quale nel 1998 lo Stato ha ceduto molti beni alla Provincia tra cui le caserme Bresciani, e che prevede ogni 5 anni un censimento dei beni non più utilizzati e la cessione gratuita.

6. Esplicitare annualmente in sede di Bilancio le somme spese o che la Provincia intende investire in edilizia “destinata esclusivamente a scopo di difesa nazionale” onde evitare l'occultamento di una spesa destinata “de facto” a scopi non civili ma militari.

7. Valutare la possibilità di ridurre le aree occupate ed i volumi costruiti, al fine di ridimensionare l’impatto complessivo delle opere previste.

8. Realizzare le opere edili previste secondo il protocollo LEED e le norme di bioedilizia, al fine di costruire edifici il più possibile rispettosi dell’ambiente e del paesaggio, che utilizzino poca energia ovvero che ne siano direttamente produttori, che impieghino prevalentemente energia da fonti rinnovabili e che siano costruiti principalmente con materie prime di origine regionale.

9. Prevedere la sospensione dei lavori per la realizzazione della cittadella militare a Trento e l'elaborazione di un'alternativa di progetto.

Roberto Bombarda
Michele Nardelli, Sara Ferrari, Mattia Civico, Bruno Firmani, Bruno Dorigatti, Giuseppe Filippin

     

Roberto Bombarda

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